Quante contrade corrono al palio di siena

Festa medievale di Siena

Non appena ci siamo avvicinati a Piazza del Campo, siamo stati accolti da un flusso di persone in coda per entrare. Mancava un’ora all’inizio della gara e un cartello annunciava la chiusura dei recinti dopo quindici minuti. Durante questo periodo, siamo stati spinti in avanti nella massa dei visitatori, colpiti dal pensiero di arrivare – con ogni probabilità – proprio nel momento in cui l’accesso sarebbe stato chiuso. Eravamo impazienti di dimostrare il contrario.

Finalmente la piazza soleggiata e affollata si è aperta davanti a noi, maestosa nel suo abito festivo. Ci siamo fatti strada a spintoni su quella che presto sarebbe diventata la pista da corsa, per convergere verso le scaglie murate della conchiglia. Ci siamo fermati subito, per riposare dopo sporadici momenti di agorafobia. Guardandosi intorno, era inevitabile rimanere storditi, ammutoliti da tanta esaltazione.

Quante contraddizioni ha Siena?

In origine le contrade erano 59, ma il consolidamento nel corso dei secoli le ha ridotte alle 17 attuali. Nel corso del XVII secolo, alcune contrade divennero sempre meno importanti fino alla loro abolizione, avvenuta ufficialmente nel 1729.

Quanto dura la corsa del Palio?

La festa del Palio dura quattro giorni, l’ultimo dei quali è il giorno delle corse dei cavalli, mentre i giorni precedenti servono per prepararsi alla gara.

Muy interesante:  Quante volte devo correre alla settimana

Il palio di Siena

È una città molto antica, un po’ labirintica, con un po’ di atmosfera, molti giovani e molti posti dove mangiare e bere. L’ho trovata una città molto affascinante. A causa del palio, è completamente occupata dai turisti, ma è così… Non ne sentirei la mancanza.

Se ci andate, salite sulla torre del Museo dell’Opera. È soprattutto un museo religioso, ci sono mitrie e pastorali centenari, reliquie, ecc. ma ci sono anche capolavori della pittura italiana. Si può accedere alla torre dall’interno del museo e la vista è straordinaria, si può vedere tutta la città e le colline della Toscana, bellissima.

Se volete regalarvi un posto molto bello, vi consiglio l’Osteria da Divo. È un po’ costoso, la carta dei vini è un po’ vertiginosa per la varietà e i prezzi, ma il cibo, il servizio e l’ambiente sono davvero ottimi.

Il 13 tutto inizia con l’estrazione dei cavalli che vanno alle “contradas” (quartieri); lo stesso giorno alla sera (verso le 18.30-19, non ricordo) si svolge la prima prova (tutti in piazza…!!). Il giorno dopo, al mattino, c’è un altro processo e nel pomeriggio una processione che sale al duomo.

Muy interesante:  Quanta correre a settimana

Vincitori palio siena

Siena ha 17 contrade, ognuna identificata da un animale o da un simbolo con una lunga storia che coinvolge anche associazioni semi-mitologiche. La contrada dell’Oca è la più vincente del Palio con 65 vittorie fino al 2019 e 663 corse disputate. Più che di una gara, si tratta di una competizione e di una rivalità tra contrade che risale al 1633, quando per l’evento venivano utilizzati i cavalli.

Si percorrono tre giri in Piazza del Campo. La pista è composta da diversi centimetri di sabbia e tufo, che è costituito da lava vulcanica trasportata per l’occasione. Ogni cavaliere con i colori rappresentativi della sua contrada monta il suo cavallo senza sella e con una frusta “nerbi” per stimolare il suo cavallo o addirittura disturbare altri cavalli o cavalieri. Un’altra particolarità è che un cavallo può vincere la gara senza il suo cavaliere, come è successo nell’edizione del 16 agosto 2019. Dopo circa 75 secondi di gara, la pista diventa una valanga di persone della squadra vincitrice e iniziano i festeggiamenti.

Muy interesante:  Quanti piloti corrono a le mans

Celebrazione del pallio

Il Palio di Siena è per la Toscana quello che il Carnevale di Venezia è per l’Italia, il momento (o meglio i momenti perché si svolge in due date) più importante della città, che raccoglie migliaia e migliaia di persone che vengono a vedere la corsa di cavalli di origine medievale.

La follia si scatena nei pochi minuti che durano la gara, ma il preludio è segnato da sfilate e da una liturgia di preparazione che inizia alla nascita, quando il neonato appartiene già a una contrada. I seguaci o contradaioli in italiano…

Le origini risalgono al XVII secolo, con documenti che già attestano e datano corse di cavalli a Siena – pare per celebrare la fine dell’assedio fiorentino dopo la battaglia di Montaperti – ma con una salda tradizione di regole che mantengono appunto quel carattere selvaggio tipico del Medioevo.

Quando camminiamo per le strade di Siena, i colori delle bandiere e degli stendardi ci aiutano a identificare la contrada in cui ci troviamo, e possiamo imbatterci nei locali o nelle sedi in cui vengono conservati i trofei.