Quando è uscito l ultimo corriere della valle

Romeo Santos, Luis Vargas – Los Últimos (Video ufficiale)
Dopo il lavoro di pianificazione, l’allenatore rosso-nero Javier Vales si è dimesso il 29 luglio e il lavoro tecnico è stato assunto dal duo Falo Martín – Ceire Vargas, con l’aiuto di Rayco Mederos sul piano fisico. Non è stata un’estate facile per la squadra, con gli alti e bassi di questa incertezza.
I nuovi arrivi sono Kevin “Ruso”, Ismael, Nani, Borja del Rosario, Kevin Pérez, Adrián, Peraza, Calero e l’incorporazione dalla squadra riserve di due giocatori giovani, Guille e Alfredo. Hanno invece lasciato il club Derek (all’UD. Las Palmas), il portiere Jorge (UD. San Andrés y Sauces), Simón (per motivi di studio), Cabrera, Héber e Txiki Gallego.
Per quanto riguarda i tornei pre-campionato, il “III Ciudad de Santa Cruz de La Palma” ha visto scontrarsi le eterne rivali al “Silvestre Carrillo”, in una tipica partita estiva da cui si potevano trarre poche conclusioni. Nonostante ciò, il Mensa ha vinto per 1-0 con un gol del centravanti merengue Adonay. Il primo undici della stagione era composto da Kevin Díaz; Fede, Alfredo, Ismael, Nani; Rayco, Guille, Simón, Kevin Pérez; Borja e Yeray Pérez.
È stato vinto il Gran Jackpot della Loteria del Valle
È un’opera di formazione missionaria, che cerca di risvegliare nel lettore un impulso di conversione alla missione. Essa porta il missionario a mettere il cuore al posto della missione. È un invito a scoprire il volto di Cristo nella vita, nelle relazioni, nella società. Per l’autore, missione significa leggere la vita con gli occhi dei credenti. Per questo le sue pagine riflettono l’amore per la vita quotidiana e per la vita del seguace di Gesù Cristo. Infatti, le esperienze vissute dell’autore danno forza ai messaggi, perché rischiamo di ingabbiare il vento quando preferiamo le teorie alle storie. Rimangono le verità e le persone scompaiono. Insomma, ci sono libri da cui esce luce, letture che chiariscono e confermano, guariscono e incoraggiano a vivere cose nuove. Questa è una di quelle. Un libro che promuove nelle persone consacrate una continua conversione alla missione. Un’opera incentrata sul fervido desiderio di suggerire quali parole raccontano oggi la Parola.
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Era il priore di Brandeso che veniva a confessarmi. Poi sentii la voce tremante e spaventata di mia madre e percepii distintamente il correre allegro dei cani. La voce bassa ed ecclesiastica si alzò lentamente, come un canto gregoriano:
Non sollevò la mano dalla mia spalla e rimanemmo immobili a guardarci senza parlare. In quel silenzio abbiamo sentito il cranio del guerriero rotolare. La mano del priore non tremò. Accanto a noi i cani raddrizzarono le orecchie con il collo teso. Di nuovo abbiamo sentito il teschio rotolare sul suo cuscino di pietra. Il priore si scosse:
Hermes | Storia dello sventramento
Il messaggero scese dal pinnacolo del muro e andò al centro della valle, dove c’era un albero di datteri. Lì, sotto le sue foglie verdi e lucenti, stese una pelle di pecora che poteva benissimo fungere da tappeto. Poi, con rami d’albero e l’abilità del suo coltello, costruì uno sgabello di legno. Questo doveva essere il trono dove Dio avrebbe giudicato tutte le nazioni della terra.
I Romani, come un grande esercito, attraversarono la valle e si sedettero sull’erba. Erano coperti da mantelli rossi, rossi come il sangue di tanti innocenti versato dai loro imperatori.
Poi, c’è stato silenzio per circa mezz’ora. Tutti gli abitanti del paese, ammassati nella valle di Giosafat, cercarono di ricordare dove avevano visto quel ragazzo, perché il suo volto era molto familiare, molto familiare.
Allora il ragazzo seduto sullo sgabello, sulla pelle di pecora, alzò il bastone in mano. Era come un bastone da pastore. E con quel bastone divise l’enorme folla davanti a lui, alcuni da una parte e altri dall’altra.