Quando corre il palio di siena

Il palio di Siena
Nel Palio di Siena si sfidano 10 cavalieri, ognuno dei quali rappresenta una contrada della città. A Siena ci sono 17 contrade, ma 17 cavalli e cavalieri sarebbero troppi per una corsa così caotica, quindi le contrade vengono estratte a sorte in ogni edizione.
Orgoglio delle contrade Le corse dei cavalli erano molto popolari nel Medioevo e a Siena sono rimaste una tradizione culturale fino ad oggi. La parola italiana palio si riferisce al drappo di seta ornato che veniva offerto in premio al vincitore della corsa.
Ogni quartiere indossa i propri colori, i balconi mostrano lo stemma della contrada e la città si veste di un aspetto medievale: stendardi, bandiere, costumi d’epoca e troupe che annunciano l’arrivo dei corridori.
Le associazioni animaliste criticano la mancanza di sicurezza per i cavalli. Le cadute e gli incidenti sono piuttosto frequenti perché le condizioni di gara sono difficili: sole pieno, assenza di recinzioni di sicurezza, terreno irregolare…
Vincitori palio sienna
Gli appassionati attendono il 16 agosto 2022, quando si disputerà la seconda gara: Onda, Selva, Chiocciola, Tartuca, Lupa, Giraffa, Civetta, Leocorno, Nicchio e Valdimontone le protagoniste e tre rivalità in piazza dopo il sorteggio: tra Civetta e Leocorno, tra Nicchio e Valdimontone e tra Tartuca e Chiocciola.
Il trofeo è il “drappo”, che i senesi chiamano anche “cencio”, una tela dipinta da artisti scelti di volta in volta dal Comune, che la squadra vincitrice porta poi nella Collegiata di Santa Maria di Provenzano a luglio e in Cattedrale per il Palio di agosto.
Le origini del Palio di Siena risalgono a molto tempo fa, in quanto si tratta di una lunga tradizione che non ha mai perso il suo fascino e l’intensa partecipazione dei senesi. Oggi il Palio è più vivo che mai ed è parte integrante della cultura della città e della sua gente.
Il Palio in onore della Madonna Assunta dura in realtà dal 13 al 16 agosto, giorni in cui si svolgono una serie di rituali rimasti intatti nei secoli: benedizione dei cavalli, lotterie, prove generali e cene.
Palio di Siena
Siena ha 17 contrade, ognuna identificata da un animale o da un simbolo con una lunga storia che coinvolge anche associazioni semi-mitologiche. La contrada dell’Oca è la più vincente del Palio con 65 vittorie fino al 2019 e 663 corse disputate. Più che di una gara, si tratta di una competizione e di una rivalità tra contrade che risale al 1633, quando per l’evento venivano utilizzati i cavalli.
Si percorrono tre giri in Piazza del Campo. La pista è composta da diversi centimetri di sabbia e tufo, che è costituito da lava vulcanica trasportata per l’occasione. Ogni cavaliere con i colori rappresentativi della sua contrada monta il suo cavallo senza sella e con una frusta “nerbi” per stimolare il suo cavallo o addirittura disturbare altri cavalli o cavalieri. Un’altra particolarità è che un cavallo può vincere la gara senza il suo cavaliere, come è successo nell’edizione del 16 agosto 2019. Dopo circa 75 secondi di gara, la pista diventa una valanga di persone della squadra vincitrice e iniziano i festeggiamenti.
Fiesta palio sienna
Il Palio di Siena è per la Toscana quello che il Carnevale di Venezia è per l’Italia, il momento (o meglio i momenti perché si svolge in due date) più importante della città, che raccoglie migliaia e migliaia di persone che vengono a vedere la corsa di cavalli di origine medievale.
La follia si scatena nei pochi minuti che durano la gara, ma il preludio è segnato da sfilate e da una liturgia di preparazione che inizia alla nascita, quando il neonato appartiene già a una contrada. I seguaci o contradaioli in italiano…
Le origini risalgono al XVII secolo, con documenti che già attestano e datano corse di cavalli a Siena – pare per celebrare la fine dell’assedio fiorentino dopo la battaglia di Montaperti – ma con una salda tradizione di regole che mantengono appunto quel carattere selvaggio tipico del Medioevo.
Quando camminiamo per le strade di Siena, i colori delle bandiere e degli stendardi ci aiutano a identificare il quartiere in cui ci troviamo, e possiamo imbatterci nei locali o nelle sedi in cui conservano i loro trofei.