Dove vedere voti gazzetta e corriere

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“Tutto finito. È finita. Il titolo a tutta pagina de “La Gazetta dello Sport” consacra la fine di un ciclo. Solo il giornale è rosa nel necrologio a Roberto Donadoni. “È stato figlio di un’emergenza e ha pagato la sua mancanza di esperienza. La sua nazionale non ha mai avuto eroi e non è mai stata brillante”, scrive il quotidiano milanese. “Lippi è tornato”, proclama la prima pagina del “Corriere dello Sport”, nel caso ci fossero dubbi. Il contratto tra l’allenatore e la federazione sarà regolato per 600.000 euro. Il dado è tratto. Donadoni si presenta con il biglietto aereo in tasca davanti ai giornalisti che lo hanno crocifisso alla colazione del giorno dopo. A “Casa Azzurri”, l’ambasciata del calcio italiano agli Europei, si stanno già preparando le scatole.
Elezioni presidenziali Italia 2022
La sua intenzione è quella di rimanere insieme ad Ancelotti, il giornale indica Míchel e Rafa Benítez come possibilità per la panchina madrilena dopo giugno, anche se chiarisce che il tecnico del Milan è “in cima alla lista” e assicura che con lui arriverà anche il portoghese Cristiano Ronaldo, il cui acquisto è già stato preparato da Pérez. Il Milan, dal canto suo, sta già pensando ai sostituti. Rijkaard e Marco Van Basten sono i più adatti a guidare la squadra rossonera se Ancelotti dovesse lasciare il Milan.
Elezioni in Italia 2023
La Gazzetta non solo si dedicava all’incipiente sport moderno, ma lo promuoveva anche organizzando gare sul modello di altri giornali sportivi francesi. Infatti, preso atto del successo organizzativo del Tour, promosso da L’Auto, è nata l’idea di fare qualcosa di simile in Italia. Si tratta di un progetto guidato da Armando Cougnet, specialista di ciclismo e direttore amministrativo de La Gazzetta, che aveva creato il Giro di Lombardia nel 1905 e la Milano-Sanremo nel 1907. Nel 1901, il Corriere della Sera aveva organizzato il primo Giro Automobilistico d’Italia, che diede anche impulso all’idea di creare un tour ciclistico a tappe in Italia. Il percorso della prima edizione del Giro, che si sarebbe svolta nel 1909, fu annunciato in prima pagina nell’agosto 1908.
Nella Gazzetta del dopoguerra, ripresa sotto la direzione di Bruno Roghi, si affermano alcuni giovani che entreranno nella storia del giornalismo sportivo italiano: Luigi Gianoli, Mario Fossati, Giorgio Fattori e, soprattutto, Gianni Brera. Brera è stato un rivoluzionario del linguaggio e un vero e proprio creatore di neologismi calcistici, tra cui libero, centrocampista e marcatore. Di grande cultura, ha rilasciato una delle interviste più memorabili della storia del giornale. Durante una gita in barca sul Baltico scoprì che lì viaggiava Paavo Nurmi, il dominatore assoluto dell’atletica su lunga e media distanza negli anni Venti con dodici medaglie (nove ori e tre argenti) ai Giochi Olimpici del 1920, 1924 e 1928. Poiché Nurmi parlava solo finlandese, una lingua che il giornalista italiano non padroneggiava, Brera non ebbe altra scelta che raggiungere il suo obiettivo conversando con lui in latino.
Elezioni in Italia oggi
La stampa italiana ha definito “un’opera d’arte” la splendida rovesciata di Cristiano Ronaldo nella vittoria per 3-0 del Real Madrid sulla Juventus nell’andata dei quarti di finale di Champions League.
La Gazzetta dello Sport esce mercoledì con un “CR WOW”, per sottolineare che “la Juventus è stata surclassata dal Real e da un marziano”, riferendosi a Cristiano, che ha 14 gol in questa Champions League e ha segnato in tutte le nove partite giocate. “Un angelo contro gli umani”, spiega il quotidiano rosa nelle sue pagine, oltre a sottolineare la gratitudine mostrata dal portoghese dopo l’ovazione allo Juventus Stadium.
Il quotidiano torinese Tuttosport, in prima pagina, titola “Un altro pianeta” e fa un paragone tra Cristiano e l’argentino Paulo Dybala, espulso per doppia ammonizione due minuti dopo il gol del portoghese per il 2-0. “Il confronto tra Cristiano e Dybala è stato impietoso”, si legge sul quotidiano, che pubblica in prima pagina una foto del ragazzo prodigio del Portogallo e una più distante dell’argentino dopo aver ricevuto un cartellino rosso.