Dove corri mio dolce amleto
Laerte
Nonostante quanto sopra, è giusto, noto… e nobile, affermare che: Nessuna delle vittime suscita grandi manifestazioni di dolore, compassione o sgomento nella folla. Nonostante la sua scarsa rilevanza, è forse il giovane studente universitario a guadagnarsi qualche lacrima. Sarebbe più vicino alla verità dire che le espressioni sono più simili al disgusto e alla morbosità. I commenti sono incrociati, mescolati e combinati tra frasi scontate e infelici: “C’era da aspettarselo…”, “Quel che va male va male”…, “Finale orrendo, ma benvenuto”, “Era ora, cazzo!”.
È difficile stabilire con fedeltà, anche solo con un’analisi oculare: “Chi è stato l’autore di ogni crimine”, “Qual è stata la ragione di questa fatale causalità”, “Se è tutto il risultato ineluttabile di un immenso atto di negligenza”.
Il fatto inconfutabile è che è tutto orribile, e non c’è nulla che corrisponda a ciò che ci si potrebbe aspettare in una sala di intrattenimento, destinata alla ricreazione e al riposo, in un bel palazzo danese. Nemmeno la fama che precede questa cultura giustifica un simile scempio: corpi inerti, resti, sangue, vomito, liquidi torbidi e altre cose disgustose.
Ofelia
Ma non dobbiamo essere troppo severi con Amleto, perché egli soffre, e le sue sofferenze sono più dolorose e profonde di quelle di Don Chisciotte. Quest’ultimo viene picchiato dai rozzi pastori, dai criminali che libera; Amleto si ferisce, si lacera; nelle sue mani c’è anche una spada: la spada a doppio taglio dell’analisi.
Non è forse evidente che in questa scena Polonio è sia un cortigiano che cerca di compiacere il suo principe, sia un adulto che non vuole inimicarsi un ragazzo malato e capriccioso? Polonio non crede a una parola di ciò che dice Amleto, e a ragione; con la sua caratteristica limitata presunzione, considera l’amore di Amleto per Ofelia un capriccio, nel quale si sbaglia; ma non si sbaglia nella valutazione del carattere di lei. Amleto è inutile per le masse; non dà loro nulla, non potrà mai guidarle perché lui stesso non va da nessuna parte. Come si può guidare qualcuno quando non si è sicuri di avere la terra sotto i piedi? Inoltre, gli Amleti disprezzano la folla. Chi non rispetta se stesso, come può rispettare gli altri? E in ogni caso, vale la pena prendersi cura delle persone? È così maleducato e sporco! E Amleto è un aristocratico, non solo per la sua nascita.
Amleto opere complete
Povero come sono, non ho ringraziamenti da fare. Ma vi ringrazio, anche se la mia gratitudine non vale un centesimo. Non vi hanno mandato a chiamare? È stata una vostra iniziativa? È una visita volontaria? Dai, sii onesto con me. Vieni, vieni, parla ora.
Chi interpreta il re è il benvenuto; a sua maestà renderò omaggio. Il cavaliere errante userà la sua spada e la sua fibbia, l’innamorato non sospiri invano, l’eccentrico finisca la sua parte in pace, il giullare faccia ridere chi è in procinto di farlo, e la dama parli senza ritegno, altrimenti il verso sciolto sarà zoppo. Che comici sono questi?
No, si mantengono alla loro altezza. Ma è nato uno stuolo di bambini, piccoli pulcini che urlano a squarciagola e vengono scandalosamente applauditi. Sono di moda e mettono in crisi i teatri popolari, come li chiamano loro, tanto che il galante con la spada ha paura della penna e non ci va più.
Quindi, ragazzi, chi li sponsorizza, come si mantengono, continueranno a fare il mestiere quando cambieranno voce? E se finiranno nei teatri popolari, cosa che se non altro sarà più probabile, non diranno che i loro poeti li stanno ingannando costringendoli a criticare il loro stesso futuro?
20 domande e risposte dall’opera teatrale amleto
(Entrano Orazio e Marcello) Alt! Chi è vivo? 2. Orazio: Gente di pace. Marcello: Popolo della Danimarca. Francis: Buonasera! Marcello: Vai con Dio, buon soldato. Chi l’ha sollevata? Francisco: Bernardo prende il palo. Ancora buona sera! Esce. Marcello: Bernardo? Bernardo: Sì. Horacio viene con voi? Horacio: Solo la metà! Bernardo: Benvenuto, Orazio. E tu, mio buon Marcello. Orazio: Dimmi, è apparso di nuovo stasera? Bernardo: Non ho visto nulla. Marcello: Orazio afferma che si tratta solo di fantasia. Lo spettro entra. Silenzio! Silenzio! Guardate, eccolo di nuovo! Bernardo: L’immagine vivente del re morto! Marcello: Sei un uomo di lettere, parlagli, Orazio. Bernardo: Assomiglia al re! Mrale, Orazio! Orazio: Sì, è identico! Mi riempie di stupore e di paura.2
3. Bernardo: Sta aspettando, parlagli! Marcelo: Parlagli, Horacio! Orazio: Chi siete voi, che usurpate quest’ora notturna con quel nobile abito da guerra, che solo il re già sepolto indossa? Te lo ordino! Parlate! Bernardo: Guarda, guarda, si sta allontanando! Orazio: Fermati! Parlate! Ve lo ordino! Parlate! Lo spettro esce. Se n’è andato. Non ha risposto. Bernardo: Allora, Orazio? Tremate, siete pieni! Direte che non è altro che fantasia? Orazio: Davanti a Dio affermo: non lo crederei mai senza la prova veritiera ed evidente dei miei occhi. Marcello: Non è forse identico al re? Orazio: Come lo sei tu per te stesso. Bernardo: Stavo per parlare quando il gallo ha cantato. Orazio: Ma guarda, avvolta in un mantello di porpora, l’alba lascia le sue impronte sulla roccia di quell’alta collina a est. Terminare la guardia. Penso che dobbiamo raccontare quello che è successo stanotte al giovane Amleto. Per me, che questo spirito, muto in nostra presenza, gli parli. Marcello: Fatelo, vi prego, perché so dove possiamo trovarlo questa mattina e in quale luogo esatto.