Lula compie due passi importanti verso l’allargamento del nuovo

“O’funk’illo in casa / killo que pasa! / Taco de guassa / del planeta aseituna / ‘Funkadélika es nuestra raza’ / Andalusse / embrutessio’ / dispuestos’ a montar el gran pollo / Fiestasso gordo, a todas horas / ese es nuestro rollo / Killo, subidon / subidon adrenalinico / o’funk’illo pa’tus orejas / un complejo vitamínico / … Y cuando la historia se acaba / la historia se acabó / nos vamos tos pal keli / pal keli der tirón!!!”…”….

In testa, uno dei giorni più belli del viaggio, anche se, a dire il vero, è difficile rimanere fermi su una cosa sola, perché ogni stagione e ogni luogo ha il suo fascino e il suo piacere particolare. Seguendo il consiglio del grande conoscitore della zona, Fabiom (Grazie miglio!), nel forum delle Dolomiti abbiamo pensato di farlo di sabato, in quanto essendo un giorno di transizione nel passaggio del personale che trascorre la settimana bianca, di solito è meno affollato. E così è stato, una splendida giornata di neve.

La Val Gardena è una grande località, con molti chilometri, buone piste, varietà di piste, moderni impianti di risalita e cabinovie, alcuni con telecamere di sorveglianza e tutto il resto. Dal mio punto di vista, una delle località del gruppo che non si può assolutamente perdere, almeno nel primo contatto con le Dolomiti.

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MC Mari, MC WS con Léo Santana

La Sella Ronda, in entrambe le direzioni, può essere percorsa senza sforzo in un giorno. Se siete maniaci della velocità sugli sci, potete farlo in entrambe le direzioni, ma probabilmente non vi godrete il paesaggio di questo spettacolare percorso, con molti posti dove fermarsi, rilassarsi, godersi il panorama, scattare foto o fare uno spuntino.

Il percorso di 42 km attraversa quattro valli o aree: Val Di Fassa, Arabba, Alta Badia e Val Gardena. Il collegamento tra una valle e l’altra avviene attraverso quattro passi: – Passo Pordoi: tra la Val Di Fassa e Arabba- Passo Campolongo: tra Arabba e Alta Badia- Passo Gardena: tra Alta Badia e Val Gardena- Passo Sella: tra Val Gardena e Val Di Fassa.

Per sciare sul Sella Ronda è necessario munirsi dello skipass Dolomiti Superski, che comprende l’accesso a 12 aree per un totale di oltre 1200 km di terreno sciabile. Se avete intenzione di sciare nelle Dolomiti per una settimana, vale la pena di procurarselo perché, oltre a sciare sul Sella Ronda, potrete godervi altre piste come quelle della valle di Cortina D’Ampezzo.

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VW Constellation 24.280 Motore MAN D08

La corsa svizzera conferma tutte le informazioni pubblicate in esclusiva da Runedia sul test positivo di Esther Chesang a maggio e si scaglia contro l’agenzia antidoping keniana: “il loro ritardo nella comunicazione in un caso come questo è sleale e intollerabile”.

L’atleta keniota è risultata positiva a un test effettuato l’11 maggio in una gara su asfalto, ma non è stato comunicato né pubblicato fino a ieri, 6 gennaio, e ha potuto gareggiare normalmente e vincere gare di trail come la Sierre Zinal o la Salomon Marató Pirineu.

Neeraj Chopra è in grado di eseguire un’iperestensione bestiale senza spezzarsi la schiena e senza appoggiare le ginocchia, con la difficoltà di mantenere l’equilibrio sui metatarsi e poi attivare un contromovimento elastico esplosivo molto potente.

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C’era una volta il Dolomiti Superskiing

Sastre, uno dei corridori più esperti dei grandi giri, con 10 Tour, 8 Vuelta e 5 Giri all’attivo, ha previsto che sarà un Giro in cui “la fortuna che hai, la forza che hai, il modo in cui corri e il modo in cui ti nutri” avranno più influenza che mai.

La squadra si è recata anche in Austria per vedere la salita del Grossglockner e, dopo aver dormito a San Vito di Cadore, i corridori GEOX-TMC hanno affrontato un allenamento di circa 80 chilometri sulle strade della provincia di Belluno e sulla strada per i passi Giau e Fedaia, conoscendo così l’inedito arrivo a Gardeccia, in Val di Fassa.

“Giau e Fedaia sono due passaggi molto importanti che meritano sempre rispetto. Il passo Giau è particolarmente duro nella sua parte finale e Fedaia nella parte centrale, con lunghissimi rettilinei che sembrano non finire mai. Non conoscevo la salita del Gardeccia. Presenta alcuni tratti molto impegnativi e soprattutto è importante tenere presente che questa salita arriva dopo 200 chilometri di gara”, ha spiegato Carlos Sastre.