Cosa pensare mentre corri per resistere alla fatica

Come correre più a lungo senza stancarsi

Molti corridori vedono l’allenamento della forza come un obbligo, qualcosa che devono fare tra una corsa e l’altra. Inoltre, chi corre nel tempo libero spesso non riesce a trovare il tempo per l’allenamento con i pesi tra gli impegni di lavoro, la vita sociale e le corse occasionali nel parco. Questo è un errore piuttosto che un peccato.

Una persona che lavora senza poter cambiare postura tutto il giorno (ad esempio, seduta al computer) tende a soffrire di questi squilibri. L’uso eccessivo di alcune parti del corpo può peggiorare le condizioni di salute e provocare lesioni che non solo compromettono l’allenamento, ma possono anche influire sulla nostra salute e sulla nostra carriera sportiva. Ecco perché insistiamo tanto sul fatto che i corridori dovrebbero sfruttare i benefici dell’allenamento della forza.

Volete correre con l’obiettivo di perdere peso? Poi calcolate il vostro fabbisogno calorico. Per perdere peso, è necessario consumare meno calorie di quelle consumate, ma non troppe di meno. Un deficit calorico troppo elevato sottrae l’energia necessaria per l’esercizio fisico e, nel tempo, rovina il metabolismo.

Pillole per correre senza stancarsi

Probabilmente vi sarà capitato che, correndo, arriviate a un punto in cui non riuscite più ad andare avanti, il che ovviamente vi porta a chiedervi “perché mi sono stancato così in fretta? Che siate veterani o principianti, ci sono alcuni motivi che influiscono sempre sulle vostre prestazioni, come l’età, il peso, la motivazione, il modo in cui fate i passi durante la corsa, ecc…

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Per sapere come respirare in modo da non stancarsi durante la corsa, la prima cosa a cui bisogna prestare attenzione è la frequenza respiratoria. Si sa che quando si inspira e si espira l’aria si ossigena il flusso sanguigno, quindi farlo in modo scorretto può influire sulle prestazioni.

La cosa giusta da fare è usare la respirazione completa, detta anche diaframmatica, inspirando ed espirando sempre dal naso per evitare l’iperventilazione, la fatica o il temuto flatus del corridore.

Per questo motivo le tecniche di respirazione più efficaci per il jogging sono quelle che prevedono un rapporto tra respirazione e passi: una frequenza di 2:2 significa fare due passi (piede destro e piede sinistro) durante l’inspirazione e altri due passi durante l’espirazione.

Come correre per 30 minuti

Questo tipo di allenamento per la corsa è un grande passo avanti che fa la differenza tra il principiante e il corridore esperto, perché se lo pratichiamo una o due volte alla settimana, otteniamo un miglioramento spettacolare della capacità di sforzo massimo e un grande aumento dell’efficienza cardiovascolare a causa della maggiore richiesta di ossigeno; ma aiuta anche a migliorare il VO2 max, o anche ad aumentare la resistenza all’acido lattico per evitare l’insorgenza precoce della fatica muscolare in una gara.

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Quando pensiamo alle “serie” a volte rabbrividiamo perché le vediamo come qualcosa di troppo duro, ma in realtà le serie sono qualcosa che viene allenato progressivamente e quindi il nostro corpo si adatta all’intensità dell’allenamento. Ripetendo la serie, ci accorgeremo che è il nostro stesso corpo a chiederci di andare più veloce della volta precedente.

Se associate “serie” a “dolore”, significa che le avete fatte in modo sbagliato, magari con serie lunghe e a ritmo troppo sostenuto. In realtà, le serie – o ripetizioni – non sono altro che allenamenti suddivisi, o serie di passi, che vengono eseguiti dopo un riscaldamento di circa 20-25 minuti a passo leggero. Ora vedremo come farlo e come farlo bene, per correre senza soffrire, che non è affatto il piano. Sforzo, sì; sofferenza, no. Ricordate sempre che.

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Come respirare per non stancarsi durante la corsa

Avete mai provato una sensazione di euforia durante una corsa lunga, in cui non sentite più dolore o fatica e potete continuare a correre per diversi chilometri? Allora potreste aver sperimentato il cosiddetto “sballo del corridore”. Scopriamo di cosa si tratta e alcuni consigli su come cercare di ottenerlo.

Ma la domanda che ci si pone è: come si fa a raggiungere questo famoso “high” del corridore? Come già detto, entrano in gioco molte dinamiche e non esiste una certezza o una legge matematica che ci permetta di conquistarla. Tuttavia, possiamo darvi alcuni consigli per creare le condizioni migliori per avvicinarvi il più possibile a questa sensazione:

Innanzitutto, l’attività fisica deve essere svolta senza interruzioni. I giocatori di pallavolo, ad esempio, che alternano fasi di gioco intenso a brevi pause, difficilmente entrano nel “flusso”. Per provare lo sballo del corridore, bisogna correre per almeno 40 minuti, anche se altri studi suggeriscono che ci vuole più di un’ora (e altri almeno 2 ore). In breve, non otterrete questa sensazione da una leggera corsetta di 15 minuti!