Chi sono i proprietari del corriere della sera

Tutto il rosa della vita
I problemi di RCS Mediagroup, proprietaria di Unidad Editorial, sono tanto evidenti quanto pressanti. Il gruppo italiano si trova in gravi difficoltà finanziarie, in gran parte causate dallo storico errore dell’ex Unedisa, editore di El Mundo, che ha speso un miliardo di euro per acquistare Recoletos. I problemi sono tali che RCS ha appena deciso di vendere la storica sede milanese del Corriere della Sera, l’ammiraglia del gruppo.
L’accordo è stato approvato martedì dal Consiglio di amministrazione di RCS e annunciato mercoledì. Il fondo nordamericano Blackstone pagherà 120 milioni di euro per la sede, che si trova tra le vie San Marco e Solferino, nel centro di Milano. Il consiglio era diviso sulla questione, ma alla fine la maggioranza del consiglio ha votato a favore della vendita. I giornalisti del Corriere della Sera si sono opposti alla vendita dell’edificio, anche se non subiranno grandi cambiamenti perché il giornale continuerà ad avere la stessa sede, in regime di affitto.
Corriere della sera argentina
Dopo che Albertini fu costretto alle dimissioni nel 1925 dal governo fascista di Mussolini, il giornale fu rilevato dal regime. Dopo la seconda guerra mondiale, il 26 aprile 1945 ritorna con il nome di Corriere d’Informazione e poi di Il Nuovo Corriere della Sera, per poi tornare al nome attuale. A partire dagli anni Cinquanta, il giornale ha iniziato ad avere un respiro nazionale e ha aumentato la sua presenza in tutte le regioni d’Italia. Sulle sue pagine hanno scritto molti famosi intellettuali e scrittori italiani, tra cui Eugenio Montale, Italo Calvino, Pier Paolo Pasolini e Oriana Fallaci.
Corriere dello sport
La casa editrice Rizzoli è stata fondata da Angelo Rizzoli, fondatore della A. Rizzoli & C. nel 1909, che nel 1927 entrò nel settore editoriale con l’acquisizione di quattro riviste: “Novella”, “Il Secolo Illustrato”, “La Donna” e “Commedia”.
Nel 1983 alcuni dirigenti della Rizzoli-Corriere della Sera (Angelo Rizzoli, nipote del fondatore, e l’amministratore delegato Bruno Tassan Din) furono coinvolti nello scandalo del Banco Ambrosiano e della P2. Dopo una grave crisi finanziaria, Angelo Rizzoli e suo fratello Alberto vendono l’intero gruppo editoriale: il 50% a Gemina (holding della famiglia Agnelli) e il 50% a vari azionisti, tra cui Meta e Mittel.
La gazzetta dello sport
La famiglia più potente d’Italia aumenta la propria partecipazione in Gedi (+6%) acquisendo il 43,58% detenuto dalla famiglia De Benedetti e lancerà un’OPA. Tutto questo arriva appena un mese dopo l’annuncio della fusione di FIAT con PSA.
Ora, assumendo il controllo di Gedi, gli Agnelli si riprendono il quotidiano La Stampa, acquisito nel 1920, e oltre a diventare i principali editori di giornali in Italia, accrescono la loro posizione in questo settore. Sono già il partner principale del settimanale britannico The Economist. Inoltre, la mossa dei media arriva appena un mese dopo la conferma della fusione tra FCA e PSA, che ha dato vita al quarto produttore di auto al mondo.