Che rischi corri a fare delle modifiche su wikipedia
10 rischi naturali
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Un pericolo naturale può essere definito come la probabilità che un territorio e la società che lo abita siano colpiti da eventi naturali di straordinaria portata.[1] In altre parole, la vulnerabilità di una popolazione o di una regione a un pericolo o a una minaccia naturale.
I rischi antropici, invece, sono quelli causati dall’azione dell’uomo sulla natura, come l’inquinamento dell’acqua, dell’aria, del suolo, la deforestazione, gli incendi e altri ancora.
La vulnerabilità si riferisce all’impatto del fenomeno sulla società[1] ed è proprio l’aumento della vulnerabilità che ha portato a un maggiore incremento dei rischi naturali. La vulnerabilità spazia dall’uso del territorio (esposizione al rischio) alla struttura degli edifici e ai meccanismi di allarme e di allerta (sensibilità socioeconomica) e dipende fortemente dalla capacità della popolazione di rispondere al rischio (resilienza).
Tipi di rischio
Lo stress (dal latino stringere “stringere”[1] attraverso il suo derivato inglese stress “fatica materiale”) è una reazione fisiologica dell’organismo in cui entrano in gioco vari meccanismi di difesa per far fronte a una situazione percepita come minacciosa o di maggiore richiesta. Lo stress fisiologico o biologico è la risposta di un organismo a un fattore di stress, come una condizione ambientale o uno stimolo.[2] Lo stress è il modo in cui l’organismo reagisce a una sfida. In base all’evento stressante, il corpo risponde allo stress attivando il sistema nervoso simpatico, che dà luogo alla risposta di lotta o fuga. Poiché l’organismo non può mantenere questo stato per lunghi periodi di tempo, il sistema parasimpatico tende a riportare il corpo a condizioni fisiologiche più normali (omeostasi). Nell’uomo, lo stress descrive solitamente una condizione negativa (distress) o al contrario una condizione positiva (eustress), che può avere un effetto mentale, fisico e persino di benessere o disagio su un essere umano, o anche su un’altra specie animale.
I rischi naturali in base alla loro origine
L’adolescenza è un momento in cui si provano cose nuove. Gli adolescenti fanno uso di alcol e altre droghe per una serie di motivi, tra cui la curiosità, la voglia di sentirsi bene, di ridurre lo stress, di sentirsi adulti o di appartenere a un gruppo. È difficile stabilire quali adolescenti sperimenteranno e si fermeranno lì, e quali invece svilupperanno problemi seri. Tra gli adolescenti che rischiano di sviluppare gravi problemi con l’alcol e le droghe ci sono:
L’uso di droghe e alcol è associato a una serie di conseguenze negative, tra cui l’aumento del rischio di fare uso di droghe gravi più avanti nella vita, l’insuccesso scolastico, la scarsa capacità di giudizio che può esporre gli adolescenti al rischio di incidenti, violenza, relazioni sessuali non pianificate e rischiose e suicidio.
I genitori possono aiutare i loro figli fornendo loro un’educazione precoce su droghe e alcol, stabilendo una comunicazione, rappresentando un modello positivo e riconoscendo e affrontando precocemente i problemi.
Esempio di rischio
C’è sempre una causa scatenante che produce un incidente stradale, che può essere notevolmente aggravato se, oltre alla persona che lo provoca, ne sono coinvolte altre persone. Allo stesso modo, un incidente può essere aggravato se le misure preventive che non evitano l’incidente, ma ne riducono la gravità, non sono state utilizzate correttamente. Ad esempio, non indossare la cintura di sicurezza[5] o non indossare il casco quando si va in moto o in bicicletta.
Nella maggior parte dei Paesi sviluppati si è osservato, soprattutto grazie ai miglioramenti nella sicurezza dei veicoli, che il rischio di vittime per incidente è diminuito, cioè la probabilità di morte in caso di incidente è diminuita in modo significativo. Tuttavia, sebbene il tasso di mortalità sia diminuito, la percentuale di feriti (lesioni non mortali) è in parte aumentata.
La maggior parte dei decessi negli incidenti stradali è associata a lesioni alla testa, traumi al torace e lacerazioni degli organi interni. Oltre alle lesioni gravi (pericolose per la vita) e a quelle lievi (non pericolose per la vita), occorre anche distinguere tra chi ha lesioni permanenti e chi ha lesioni temporanee.