Che cos è il fair play dello sport

Valori del fair play
Correre, saltare, pattinare, andare in bicicletta, giocare a palla…: ci sono molti modi diversi di praticare sport. Spesso facciamo attività fisica senza accorgercene, ad esempio salendo le scale, saltando la corda o ballando!
A seconda dello sport che pratichiamo, dovremo mettere alla prova diverse capacità fisiche, ed è ovvio che alcune saranno migliori di altre. Ci sono così tante attività sportive tra cui scegliere che siamo sicuri che, guardandoci intorno, possiamo trovare quella che meglio si adatta ai nostri gusti e alle nostre possibilità.
Ricordate che ogni persona ha capacità diverse e che non è necessario averle tutte per essere un grande atleta. Inoltre, praticando possiamo tutti migliorare quelli meno sviluppati, basta scegliere lo sport che ci piace di più e praticarlo! Con il tempo, il miglioramento è garantito.
La prova che lo sport non ha limiti e può essere adattato a chiunque si trova negli atleti paralimpici, la cui disabilità non impedisce loro di partecipare alle varie competizioni e di godere dei benefici che ciò comporta.
Importanza del fair play
Il fair play è un concetto ampiamente utilizzato nel mondo dello sport per indicare il tipo di comportamento leale e sincero nello sport, in particolare la fratellanza e il rispetto per l’avversario, l’arbitro e gli assistenti dell’arbitro.
Nello sport, gli avversari si affrontano sempre con l’obiettivo di sconfiggere l’avversario, ma questo non significa farlo in qualsiasi modo, cioè non tutto va verso questo fine. Bisogna cercare di sconfiggere l’avversario rispettando le regole del gioco, senza mai contravvenire alle regole. Imbrogliare, mancare di rispetto, giocare sporco sono atteggiamenti assolutamente contrari allo spirito di una competizione che si vanta di essere tale.
Anche gli altri attori che partecipano direttamente o indirettamente allo sport, come gli arbitri, i tifosi, i media, i genitori e i familiari, possono contribuire evitando messaggi che incoraggino la rivalità o qualsiasi altro comportamento incompatibile con il fair play.
Che cos’è il fair play?
I giocatori si sono concentrati sui seguenti punti. Non dimentichiamo che se hanno dubbi su qualcuno di essi, promuovere la loro non conformità da parte dell’ambiente sportivo o familiare non aiuterà a promuovere l’essenza dello sport. Quindi non siamo orgogliosi di fare sport perché non è sport, è un’altra cosa.
Allenatore, genitore, spettatore, dirigente… dove può migliorare il giocatore, vostro figlio, il vostro atleta, il vostro club? Il beneficio diretto è per tutti, ora e in futuro, per coloro che verranno e per lo sport. Incoraggiamoci a vicenda per essere modelli di fair play.
Regole del fair play
Va notato che già nel 1914 Georges Demeny sosteneva che “lo sportivo che ha spirito di sacrificio, segue la retta via e non commette mai un atto di bassezza per il quale possa essere rimproverato, è il gentiluomo compiuto, una sorta di moderno gentleman che contribuisce notevolmente alla prosperità e alla grandezza del suo Paese”.
Nell’Appendice al Manifesto del Fair Play, un testo pubblicato nel 1964 dall’International Council of Physical Education and Sport, si legge: “Quando nel XIX secolo gli educatori inglesi inventarono lo “sport moderno”, che presto sarebbe diventato così popolare in tutto il mondo, l’idea che dovesse essere praticato in uno spirito di lealtà era già implicitamente contenuta nella loro azione. E ben presto l’espressione “fair play” venne utilizzata per definire l’onestà e l’integrità della competizione.
Da allora, tutti coloro che hanno analizzato il fenomeno sportivo, in particolare Pierre de Coubertin, fondatore del Comitato Olimpico Internazionale, hanno elogiato il fair play e associato strettamente alla pratica sportiva i suoi elementi essenziali: l’onore, il rispetto di sé e degli altri.