A che pendenza non si corre e ci si arrampica

Strada che sale invece di scendere nell’insenatura
1 Giri | Quando si sale in moto su un pendio, è importante avere un buon controllo dei giri, cercando di mantenerli bassi, in modo da non forzare il motore, anche per non aumentare il consumo di carburante.
2 marce: per risalire un pendio in moto, si consiglia di farlo in prima o in seconda marcia, a seconda del grado di inclinazione dello stesso; si può anche salire a velocità più elevate se il pendio è molto ripido, ma se il suo grado di inclinazione è molto elevato allora si dovrebbe avanzare solo in prima marcia.
3 Come si fa a sapere se si può cambiare marcia in salita? Non preoccupatevi, è semplice. Ascoltate e sentite il vostro motore, da un lato, se notate che il motore viene forzato troppo durante la salita, cambiate; ad esempio, se state salendo in prima marcia e i giri sono molto alti, cambiate in seconda marcia, in questo modo aiuterete il vostro motore a riposare.
4 Frizione: quando si sale in moto su un pendio, è molto importante avere un buon controllo della frizione, conoscerla molto bene e identificare dove fa il taglio, cioè dove inizia ad avanzare, con questa conoscenza potrete salire con la sicurezza di non spegnere la moto a causa di un cattivo utilizzo.
Come guidare in salita
La prima cosa da ricordare quando si guida in salita o in discesa è che la potenza del motore è massima nelle marce più basse del veicolo. Sia in salita che in discesa, sarà necessario trovare la marcia appropriata, che fornisca la potenza necessaria per lo sforzo supplementare richiesto in pendenza.
Quanto più ripida è la pendenza, tanto più bassa è la marcia. Se ci troviamo in salita e la marcia selezionata è più alta di quella corretta, sentiremo il veicolo tremare, perché il motore non è in grado di erogare la potenza necessaria per quella situazione. Premere immediatamente la frizione a fondo, scalare una marcia, accelerare e rilasciare la frizione. L’aumento della risposta del motore sarà evidente. Se non si interviene tempestivamente, il rischio è che il motore si spenga. Se la salita è molto ripida, si deve inserire la prima marcia, che è la marcia in cui ogni motore può erogare la sua potenza massima.
Allo stesso modo, in discesa, è necessario inserire una marcia sufficientemente bassa per ottenere una velocità costante in discesa. Se il veicolo accelera, costringendovi a usare i freni, dovete scalare le marce, anche in prima. In queste circostanze il veicolo scende sotto il proprio peso, ma “frenato” dal motore. Se non è necessario, l’uso del freno dovrebbe essere evitato, riducendo l’usura e persino migliorando la sicurezza, poiché l’uso prolungato del freno in discesa può ridurne l’efficacia, a causa del riscaldamento dei componenti meccanici.
Come calcolare l’altezza di un pendio
La camminata su tapis roulant non è una novità, ma è diventata una tendenza dopo che l’allenamento 12-3-30 è diventato virale sui social media. Questo allenamento consiste nel camminare con una pendenza del 12% a 3 miglia orarie (4,8 km/h) per 30 minuti. Ma è davvero efficace per i corridori? La verità è che ci sono molti motivi per cui dovreste alzare l’inclinazione del vostro tapis roulant o semplicemente camminare in salita: gli incredibili benefici che apporterà alle vostre corse.
“Correre su un terreno relativamente pianeggiante comporta un movimento più orizzontale, mentre camminare in salita richiede un movimento più verticale, e muoversi in questo modo contro la gravità sarà sicuramente più difficile che muoversi orizzontalmente”, afferma Dean Somerset, fisiologo dell’esercizio con sede in Canada.
Per i corridori più esperti, la camminata su tapis roulant in pendenza può essere un ottimo modo per variare l’allenamento e dare alle articolazioni una pausa dall’asfalto, dice Somerset. Provate a fare una camminata sul tapis roulant in pendenza quando volete fare una corsa facile nel vostro piano di allenamento.
Che cos’è una pendenza del 2%?
È come un universo con una propria identità che obbedisce a una logica molto particolare, con una terminologia che dobbiamo conoscere e analizzare se vogliamo sapere in anticipo dove e come si può giocare la maglia gialla. Vediamo alcuni dei punti chiave:
Ma che dire della quinta categoria rimanente? Il Tour de France ha classificato i passi di montagna più storici e impegnativi come prima categoria fino all’edizione del 1978, ma poi gli organizzatori si sono resi conto che il gran numero di salite programmate con questa classificazione metteva i passi di montagna più storici e impegnativi sullo stesso piano di altri più sopportabili.
Erano tutti nella stessa sacca della prima categoria, ma c’erano differenze di durezza che rendevano necessario l’intervento. Il Tour de France ha deciso di farlo nel 1979, quando ha creato la categoria Hors Catégorie (Fuori categoria) per distinguere i colli più difficili e integrare la scala convenzionale.
I gradi di durezza determinano le categorie, ma come si calcola la durezza? Ebbene, facendo ampiamente appello all’oggettività della matematica per calcolare quello che viene chiamato il coefficiente di difficoltà. Questo parametro si ottiene dai dati altimetrici dei passi montani, che sono sostanzialmente i seguenti: